Nell’entroterra della regione Umbria, nel borgo di Rasiglia si può ammirare come l’uomo abbia potuto convivere per secoli con le acque floride che crescono nel bacino del Menotre alla quota di 640 m s.l.m, quota a cui l’affioramento delle marne a fucoidi ovvero una formazione poco permeabile.
Il bacino idrogeologico della sorgente è impostato su litotipi appartenenti alla serie Umbro- Marchigiana, con prevalenza delle formazioni calcaree. Un ruolo importante è rivestito dalle formazioni marnoso-argillose della Scaglia Cinerea, delle Marne a Fucoidi e, pur se non affioranti in superficie, del Rosso Ammonitico. Le Marne a Fucoidi, in particolare, grazie alle caratteristiche di bassa permeabilità, costituiscono una “soglia” che permette l’emergenza delle acque sotterranee. L’opera di presa è costituita a una struttura in cemento armato da cui parte una lunga galleria drenante accessibile tramite passerella.
La galleria segue per alcune decine di metri il profilo del Monte Torricello, dove il fianco del rilievo si stacca dal materiale alluvionale della valle del fiume Menotre, e raccoglie le acque che fluirebbero naturalmente nel fiume stesso.
Un lungo canale di raccolta percorre longitudinalmente la galleria, convogliandone le acque in una vasca munita di stramazzo, posta nell’opera di presa.
Poi, l’acqua fluisce in una vasca di carico, delimitata sul lato sinistro da uno spesso cordolo in cemento armato, che funge da dispositivo di sfioro. Sul fondo della vasca di carico si trova la
Rilascio
condotta di prelievo. L’acqua che supera il cordolo in cemento viene rilasciata, mediante tubazione interrata, nell’alveo del fiume Menotre.
Nella prima vasca è stata posizionata una sonda idrostatica, allineata con la base dello stramazzo. La sonda misura in continuo l’altezza dell’acqua sulla lama di base e, nota la curva livello – portata dello stramazzo, fornisce direttamente la portata complessiva della sorgente.
Citazione da https://www.arpa.umbria.it/au/monitor_a_sot_quant_cont/scheda/RASIGLIA%20ALZABOVE.pdf







