Le perdite di rete – algoritmi datati- tutt’ora efficienti

Per chi scrive, quale esperta in ricerca perdite idriche, con numerose attività svolte in campo, visto il tema decisamente attuale, intende dire il suo punto di vista in merito alla questione delle perdite di rete.

Le perdite di rete sono ovviamente un problema da risolvere, il sistema, perché ricordo che un acquedotto è un sistema dinamico reale, non potrà mai nella realtà avere un grado di perdita pari a zero, da bibliografia il valore ideale del grado di perdita dovrebbe essere da un 12 ad un 15%, sopra ai quali valori si dovranno avviare determinate attività al fine di ridurre il grado di perdita.

Il cuore della questione è “semplicemente” la corretta gestione del sistema idrico, fondamentali sono i dati della rete, senza la conoscenza del consumo idrico della zona investigata, della pressione, del punto critico della pressione non si può avviare un programma virtuoso.

Vero è, come ho scritto in un precedente articolo, che oggi abbiamo il problema opposto, troppi dati, dobbiamo essere bravi ad estrapolare quelli strettamente necessari per lo scopo prefissato.

Intendo condividere un capitolo della prima tesi di chi scrive, in ingegneria civile, nella quale avevo applicato un .exe denominato sim03 di cui farò cenno.

Di fatto il programma exe, permetteva il calcolo e stima del volume perso nella rete, su un time di 100 anno, l’algoritmo per fare l’analisi necessitava della conoscenza della geometria della rete, del calcolo della fallanza, MTTR e MTTF, per poi restituire una serie di dati indicando il ramo di condotta che andrà nel tempo a perdere un volume maggiore, pertanto indicando un programma di sostituzione.

Il programma sim03 consente di effettuare un’analisi di carattere affidabilistico di una rete di distribuzione idrica.

L’analisi consiste nella simulazione dello stato di funzionamento del sistema nel corso della sua vita utile (stabilita in partenza; in genere 100 anni); ogni condotta costituente la rete può subire guasti e di conseguenza avere un periodo di fuori servizio nel quale si interviene per la riparazione; analizzando i dati di guasto avvenuti in passato si può ricostruire il loro andamento temporale e, tramite analisi di carattere probabilistico, si può ipotizzare un andamento futuro di essi; sim03 simula tale andamento attraverso una generazione statistica dei tempi di guasto e di riparazione delle condotte, generazione che sfrutta le distribuzioni di probabilità che meglio si adattano ai dati passati.

Per ogni stato in cui viene a trovarsi il sistema in conseguenza della rottura di una o più condotte il programma svolge il calcolo della rete sfruttando il programma BILQ (trasformato nella subroutine BILQN), programma che utilizza il metodo del bilanciamento delle portate.

Tale analisi viene svolta per un prefissato numero di vite campione tale da portare a risultati che possano garantire una rappresentazione affidabile della realtà.

I dati forniti da BILQN vengono sfruttati nel calcolo dei parametri affidabilistici che serviranno a determinare le zone più a rischio del sistema, fornendo inoltre gerarchie di intervento sulle condotte in base al mancato soddisfacimento del servizio richiesto causato dai loro stati di guasto.

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Per ogni ulteriore riferimento a disposizione, il sw exe mi era stato concesso dal dipartimento di idraulica dell’università di ingegneria di Ancona.

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