Vi siete mai posti la domanda di quante cisterne romane sono state costruite tra il I sec a.c ed il I sec d.c.?
E quante ancora sono in uso?
Non so rispondere a questa domanda che necessita un lungo approfondimento, che non escludo nel tempo.
Interessante fare un ragionamento sulla capacità dell’uomo di adattare e trasformare le strutture in funzione delle proprie sopraggiunte nuove necessità.
Le cisterne romane che oggi e che sono state utilizzate fino a qualche decennio fa, come vasche di raccolta hanno subito le adeguate manutenzioni ordinarie e straordinarie per renderle conformi alle vigenti normative, ma ciò che affascina e’ proprio la capacità di trasformazione ed adattamento delle civiltà.
Se si pensa a come le infrastrutture che ritroviamo sono state l’una una miglioria dell’altra, ad esempio le palancole; se le prime palancole si ipotizza siano state inventate dai romani con pali in legno, oggi usiamo le palancole in ferro ( con speciale mescola) e così via…
E così anche nel mondo dell’idraulica antica.
Ne è un esempio l’utilizzo delle vasche romane nell’isola di Giannutri come ben riportato nel seguente articolo.
https://www.giglionews.it/giannutri-al-via-un-importante-intervento-sulle-vasche-di-cala-maestra

Altro esempio le cisterne romane di Fermo come ben descritto nel seguente articolo al link, utilizzate fino agli anni 80 del ‘900.
