Riprendendo i due precedenti articoli in cui veniva ricordato il significato del pelo libero di un fluido in riferimento alla fase di progettazione di un ipotetico acquedotto per poi continuare sull’articolo successivo ai cenni di trigonometria, segue ora un riepilogo sintetico delle livellazioni topografiche.
Procedendo con la tecnica delle livellazioni topografiche di fatto viene presa sia la distanza tra due punti che il dislivello.
Se il tratto da investigare è lungo, la tecnica della livellazione sarà conseguentemente lunga.

È una tecnica di altissima precisione e permette la conoscenza esatta dei dislivelli.
Ovvio che il tempo di impiego per un rilievo con le tecnologie moderne non è paragonabile al tempo di esecuzione del rilievo mediante livellazione.
Per chi scrive le tecnologie moderne così avanzate e veloci, per chi è nuovo nel mestiere, non danno riscontro immediato nel momento del rilievo, il riscontro lo si ha poi a video al momento della restituzione dei dati e della relativa analisi.
Procedere con la livellazione topografica oltre ad avere l’immediato riscontro permette di modificare l’eventuale tracciato direttamente sul posto senza una successiva analisi.
Il pensiero è rivolto soltanto alla contezza immediata dell’analisi aspetto che chi pratica ha con l’esperienza sul campo, un novizio necessariamente dovrà attendere la restituzione e l’analisi dei dati per poi modificare aggiornare eventualmente il tracciato ipotizzato.
Senza la tecnologia moderna non c’è futuro questo è certo, ma penso che sia fondamentale ricordare sempre le metodologie passate per migliorare le metodologie future.